BORDONI UMANA FISIOCARE
STUDIO MEDICO FISIOTERAPICO a FOLIGNO
IL MASSAGGIO
MASSAGGIARE SIGNIFICA TOCCARE, PREMERE, SFREGARE.
CON IL TERMINE MASSAGGIO SI INDICANO UNA SERIE DI PRECISE AZIONI ESEGUITE A SCOPO TERAPEUTICO SULLA MUSCOLATURA DI TUTTO IL CORPO O SU UNA PARTE DI ESSO.
IL MASSAGGIO PUÒ ESSERE ESEGUITO SIA PER SCOPI CURATIVI CHE DI RILASSAMENTO E PREVEDE UNA VASTA GAMMA DI TECNICHE IN GRADO DI ACCONTENTARE LE VARIE ESIGENZE DEL PAZIENTE.
IL MASSAGGIO VIENE SPESSO CONSIDERATO UN’ARTE MA IN REALTA’ E’ SIA UN ARTE CHE UNA SCIENZA: L’ARTE DEL TERAPISTA NELL’ESEGUIRE I MOVIMENTI E UNA SCIENZA CHE STUDIA IN CHE MODO QUESTI MOVIMENTI FAVORISCONO IL BENESSERE E IL PROCESSO DI GUARIGIONE NATURALE DEL CORPO.
CHE COS’È IL LINFODRENAGGIO
Il linfodrenaggio è un particolare metodo che permette alla linfa di ripristinare o accelerare la circolazione lungo il suo sistema vascolare per mezzo di particolari “massaggi”.
La tecnica è data principalmente dalla manualità, applicata sul corpo del paziente, con tocchi, movimenti circolari o a pompa che modificando la pressione dei tessuti, permette alla linfa una migliore circolazione.
Questo tipo di massaggio deve essere considerato un intervento di sostegno nella prevenzione di alcune alterazioni antiestetiche dei tessuti e un trattamento complementare di cure mediche e fisioterapiche.
E’ utile soprattutto nel trattamento degli edemi in genere; nel trattamento degli demi post-traumatici e post-operatori; nel trattamento di malattie reumatologiche e nelle infiammazioni croniche e locali del tratto respiratorio.
I Linfonodi
Nell’organismo umano vi sono 600-700 linfonodi. Questi hanno una forma tondeggiante, cilindrica oppure ancora piatta, in un individuo sano i linfonodi misurano dai 3 ai 6 millimetri di diametro; essi si trovano dislocati in tutto il corpo, spesso a gruppi, sia sopra le fasce muscolari, appena sotto la cute, sia a livelli più profondi, sotto le fasce muscolari.
I linfonodi sono formati da tre strati, uno dei quali, la capsula, ha numerose funzioni: protegge la parte più interna del linfonodo; è in grado di contrarsi per catturare la linfa proveniente dai vasi, detti afferenti, e spingerla in quelli successivi, denominati invece efferenti.
Grazie alle sue fibre muscolari, poste in corrispondenza dei punti di incontro con i vasi, si trasforma in una vera e propria valvola che impedisce alla linfa di tornare indietro; diventa infine un segnale di allarme nel caso di infezioni localizzate perché è pervasa da terminazioni nervose che, in caso di proliferazione batterica, provocano sensazioni dolorose. La zona corticale e quella midollare rappresentano la parte interna del linfonodo, nella quale passa la linfa che, mediante cellule speciali di tipo immunitario, viene ripulita dagli elementi estranei in essa presenti. Tali cellule, in caso di infezione si moltiplicano velocemente e fanno aumentare notevolmente il volume dei linfonodi. L’ingrossamento quindi, come la sensazione localizzata, è segnale di allarme che deve far desistere, almeno temporaneamente, da un intervento massoterapico specifico.
EFFICACIA DEL MASSAGGIO LINFATICO
Efficacia del linfodrenaggio nell’edema
La linfa ha la capacità di intervenire nell’eliminazione degli edemi, diffusioni di siero che il sangue non sempre riesce ad eliminare del tutto e che la linfa stessa in condizioni normali non è in grado di assorbire completamente. Gli edemi, capaci di determinare gonfiori, possono interessare una o più zone del corpo. L’edema può essere provocato da un ristagno del sangue nelle vene o da un aumento di cloruro sodico e acqua nel sangue. Può essere determinato da disturbi cardiaci oppure da malattie della circolazione sanguigna quali la flebite. Gli edemi di questo tipo si localizzano in genere lungo gli arti inferiori e superiori, oppure nella zona del collo. Gli edemi che hanno origine da intossicazioni, malattie del ricambio, del fegato oppure dei reni, al contrario appaiono inizialmente al viso, prevalentemente sotto o intorno alle palpebre e soltanto in un secondo momento tendono a diffondersi alle altre parti del corpo. In queste situazioni patologiche, la composizione chimica del sangue subisce alterazioni notevoli che turbano il normale equilibrio esistente fra il sangue e i diversi tessuti.
Effetti altrettanti negativi sul sangue e sul suo rapporto con il corpo sono determinati da eventi traumatici quali le fratture, le contusioni, le distorsioni, gli stati infiammatori, le infezioni, i microtraumi da sovraccarico dell’apparato muscolo scheletrico. In queste situazioni è evidente che occorre prima di tutto l’intervento del medico, capace di operare una corretta diagnosi e di individuare un percorso di cura adeguato. Sempre più spesso però i medici affidano ad un professionista massoterapeuta il compito di affiancare alle terapie farmacologiche interventi manuali, del tutto naturali, capaci di contribuire alla riduzione degli edemi con la stimolazione di una sempre più “attiva” circolazione linfatica.
Efficacia del linfodrenaggio sul sistema nervoso vegetativo
Il drenaggio linfatico manuale ha un’azione calmante. Il massaggio linfatico non agisce soltanto tranquillizzando e distendendo, ma può anche dar luogo ad un’attenuazione del dolore.
Efficacia del linfodrenaggio sulla muscolatura dei vasi e quella scheletrica
Il L.M. agisce come tonificante sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni. Un’ipotesi è riferibile all’effetto detumefacente del L.M. sul connettivo, con diminuzione della pressione tissutale alla quale sono assai sensibili le arteriole, a causa della loro debole muscolatura. Inoltre il L.M. agisce anche sulla muscolatura intestinale normalizzando la spasticità e l’ipotonia.
Efficacia del L.M. sul processo di cicatrizzazione
Il massaggio linfatico accelera la corrente di flusso linfatico. Quando su una parte del corpo sono presenti ferite o ulcerazioni, l’arrivo di linfa fresca, ricca di cellule ricostruttrici, favorisce il processo di cicatrizzazione; lo stesso intervento inoltre è in grado di eliminare dalla zona colpita le sostanze irritanti, che impediscono la ricostruzione dei tessuti connettivi.
Efficacia del L.M. sulla rigenerazione dei tessuti
Il massaggio linfatico contribuisce a nutrire meglio i tessuti ed è in grado di restituire equilibrio idrico alle zone disidratate.
IL MASSAGGIO E LE SUE TECNICHE
Il drenaggio L.M. del Dr. Vodder è considerato più simile a carezze e a sfioramenti che a manipolazioni vere e proprie, gli interventi manuali hanno la delicatezza necessaria a mettere in moto la linfa che circola a livello superficiale e che, a sua volta, stimola quella che circola a livello profondo.
L’abilità sta proprio nella capacità di “sentire” il giusto livello di pressione della mani, ma dipende anche dalla situazione del tessuto. Si potrebbe dire: più è molle il tessuto più leggero deve essere il massaggio.
Per eseguire un massaggio linfatico efficace si devono rispettare alcune norme basilari. Il principio della stimolazione linfatica non consiste tanto nello “spingere” la linfa, quanto nel riattivare le contrazioni dei lìnfangi, i muscoli delle pareti linfatiche.